“Avanti, sempre avanti” Introduzione del Direttore

Nll’aprile del 1928, a quattro mesi dalla inaugurazione dell’Opera, don Lolli scrive un articolo sul giornalino “L’Amico degli Infermi”dove ripete più volte: “Avanti, sempre avanti”. Queste parole le sentiamo vive e vere, più che mai. Quelli appena trascorsi sono stati anni difficili e faticosi, abbiamo affrontato ostacoli, incomprensioni, abbiamo dovuto ripensare la nostra vita alla luce di leggi, norme, autorizzazioni, ristrutturazioni che ci hanno messi alla prova.
Ma ci siamo detti: “Avanti, sempre avanti”.
E il Signore, con il suo amore provvidente ci ha soccorso e sostenuto.
E così abbiamo continuato a percorrere le vie della Carità e ci siamo confrontati con nuove e inedite forme di povertà e di solitudine.
Accoglienza è il valore che abbiamo cercato di vivere e di praticare: persone in difficoltà economica, relazionale, in disagio psichico, in momenti di crisi. Abbiamo accolto ammalati e loro famigliari per periodi di cure o interventi chirurgici.
Continua l’accoglienza dei profughi.
A Villa Adalgisa, l’Hospice della Città e al Centro di San Pietro in Campiano, viene donato il servizio religioso di conforto umano e spirituale.
Continua la formazione spirituale dei ragazzi e degli operatori della Cooperativa Sociale “La Pieve”, (170 ragazzi e 275 lavoratori).
L’Opera di S. Teresa sostiene le attività istituzionali della Cooperativa Sociale “La Pieve” per un importo di circa 100.000 euro ogni anno.
Aiutiamo persone in difficoltà sanitaria, in coordina-mento con la Caritas, con prestazioni mediche ambu-latoriali dal nostro Polo Sanitario.
Condividiamo la provvidenza alimentare con la men-sa di San Rocco, la Caritas, alcune Case Famiglia, i Monasteri, gli Asili della Città, i Centri de “La Pieve”. Le nostre Suore insieme ai Volontari dell’Associazione “Camminiamo insieme”, (alcuni dei quali vivono e operano a tempo pieno nell’Opera, e altri con servizi saltuari) esprimono la tenerezza di Dio ai suoi “pic-coli e poveri”, con l’ascolto, la vicinanza, la preghiera, il servizio.
A tutti gli Ospiti viene offerto il servizio religioso e ricreativo, sia nella nostra Opera di Ravenna, sia nell’Opera S. Teresa di Faenza.
Nel mese di agosto ci attiviamo come mensa, per sup-plire la chiusura della mensa di San Rocco. Durante l’anno, molti gruppi di giovani e ragazzi fanno servizio nell’Opera, il nostro impegno è l’animazione e l’accompagnamento.
L’Opera provvede a 40 Ospiti in regime di carità con l’integrazione delle rette, 14 di questi Ospiti sono O-spiti nella CRA, Casa Residenza Anziani, gestita diret-tamente dalla Cooperativa “DOLCE”.
Animiamo le Giornate della Carità, per far conoscere l’Opera alle Comunità Parrocchiali.
Collaboriamo con tutte le Associazioni ecclesiali che si occupano della sofferenza: UNITALSI, CVS, Cava-lieri di Malta, Caritas, mettendo a disposizione i nostri mezzi, i volontari, gli ambienti.
Anche il Consultorio Diocesano, il Centro di Aiuto alla Vita e il Movimento per la Vita trovano accoglien-za nelle nostre strutture.
Quantificando, il nostro impegno economico per la carità ammonta a circa 800.000 di euro.
La nostra Casa vuole essere una Famiglia per chi è solo, una Comunità, un luogo di accoglienza e di soli-darietà.
E allora: “Avanti, sempre avanti”.
Don Alberto Camprini