Dalla sosta al cammino
A grandi passi ci avviciniamo alla Pasqua del Signore, stiamo vivendo la Grazia della Quaresima, che possiamo definire un tempo di sosta, in cui riflettere e valutare quello che stiamo vivendo, quanto accade nella nostra interiorità e nella nostra esistenza. La sosta ci aiuta anche a riprendere le forze, a ristorarci, a curare le ferite e le piaghe del corpo e dello spirito, in vista di riprendere il cammino con più vigore e coraggio. Anche nella vita della nostra Opera ci sono novità: abbiamo appena terminato di costruire la nuova centrale termica e abbiamo realizzato gli adeguamenti per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi.
Presto cominceranno i necessari lavori di ristrutturazione nella casa San Giuseppe (la Casa dei Sacerdoti) per adeguarla alla normativa e renderla più accogliente. Stiamo sostituendo gli ascensori ormai vecchi e stanchi. Da quattro anni la nostra Casa è un continuo cantiere per portare avanti il progetto di adeguamento alle norme vigenti. Voglio ringraziare quanti ci aiutano in questo processo necessario di cambiamento. Stiamo sperimentando che la generosità è viva in tanti cuori che ci aiutano con il sostegno economico. Alcuni sono diventati benefattori dell’Opera, scegliendo liberamente di lasciare i loro beni materiali all’Opera, dopo la loro morte.
Questo ci permette di sostenere l’accoglienza e il mantenimento di una parte dei nostri Ospiti che hanno pochissime risorse economiche. La Provvidenza che ci raggiunge la vogliamo impegnare a favore dei poveri del nostro tempo, l’Opera continua ad essere una Casa Rifugio: in questi mesi abbiamo accolto tante persone bisognose di un luogo dove vivere, di un volto amico che ascolti, di una mano delicata che sostenga, di braccia che accompagnino.
Anche tanti beni materiali che riceviamo li condividiamo con altre realtà caritative (Caritas, Mensa di San Rocco, Asili, Conventi e
Monasteri, Case Famiglia, Caritas di Argenta, Centri della Coop. Sociale La Pieve).
Le nostre carissime Suore, i Sacerdoti, i Volontari, il personale cercano di stare accanto ai nostri Ospiti con premura, delicatezza e
amorevolezza, come don Angelo Lolli ci ha insegnato.
In questo periodo sono tanti anche gli impegni di vita spirituale: le S. Messe con l’Unzione degli Infermi in tutti i reparti, l’Adorazione
quotidiana, la Via Crucis comunitaria il venerdì, la Lection Divina sui Vangeli della Domenica,
al sabato sera.
Ogni giorno la celebrazione della S. Messa, per molti di noi che viviamo nell’Opera, è fonte di sostegno, di forza per continuare ad
amare e servire.
La celebrazione della S. Messa festiva ci fa sentire famiglia nella grande famiglia che è la Chiesa.
La preghiera e l’offerta di tante sofferenze e sacrifici ci fanno sentire uniti a Gesù e partecipi
del suo disegno di Redenzione del mondo.
Tanti amici giovani e ragazzi vengono a visitarci e a condividere un po’ di tempo, energie, mettendosi a servizio incontrando Gesù nei
suoi piccoli.
Procediamo con fiducia e con speranza verso la Santa Pasqua.
Buona sosta, buon cammino.
don Alberto Camprini