I DIRETTORI

Don Angelo Lolli – Il Fondatore (1928-1958)

Nato il 21 agosto 1880 a Ravenna, al civico 20 di Via Scaletta: una zona di Ravenna abitata da famiglie fra le più povere della Parrocchia di San Biagio. Entra nel seminario arcivescovile di Ravenna il 3 Novembre 1890. Seminarista, entra nel terz’ordine francescano il 9 Ottobre 1895. Riceve gli ordini minori il 23 Marzo 1901. Consacrato sacerdote il 6 giugno 1903, nella cappella Sant’Andrea dall’allora Arcivescovo, oggi San Guido Maria Conforti (proclamato Santo da Papa Benedetto XVI). Don Angelo sentì subito che la sua anima era presa dal desiderio di dedicarsi alle necessità di coloro ai quali nessuno pensava. Le persone più bisognose, le più abbandonate, le più sofferenti, furono l’obiettivo delle sue iniziative, che non sempre incontrarono il favore dei suoi maestri e dei suoi collaboratori. Insomma dovette lottare, perché le sue “follie” potessero concretizzarsi. Varie e “folli” furono le iniziative che caratterizzarono la sua vita. Sotto la sua guida, nel 1911, nacque ”la Pia Opera Assistenza Infermi Poveri a domicilio”, con sede in Via P. Costa, oggi in Via Don Angelo Lolli, 20 (ex Via Nino Bixio). Un servizio fra i più umili e necessari per quei tempi, per i più poveri, sofferenti e bisognosi, totalmente gratuita. Aprì un laboratorio di maglieria per dare lavoro alle giovani della città.
Nel 1914 aprì il negozio “Alla Beneficenza” (prima in Via G. Mazzini, oggi in Via Gordini, 2), per la vendita dei manufatti, venduti anche in altre città, da commesse viaggiatrici, vere pioniere del settore.
1919 Apre la colonia di Bertinoro e nel ‘20 quella di Fognano.
1927 Fonda il giornale (ora mensile) “L’Amico degli Infermi” (il primo numero esce il 15 giugno dello stesso anno), vera voce dell’Opera, specchio di quello che è lo spirito dell’Opera stessa, oggi arrivato a 10.700 copie stampate. È uno degli organi fondamentali per la divulgazione di quella che è la vita all’interno dell’Opera e di come lo spirito del Fondatore si perpetua nel tempo. Il 15/6 inizia la pubblicazione dell’Amico degli Infermi. Puoi sfogliarne l’ultima copia in questa pagina.
1928 Il 25 gennaio inaugura l’”Ospizio Cronici Abbandonati S.Teresa del Bambino Gesù”.
1929 Apre la Farmacia, in via Mazzini 54, trasferita in seguito in via Nino Bixio 18 e ora in via De Gasperi 69-71.
1930 Dà inizio il 24 luglio alla pratica della questua in campagna, ora effettuata attraverso le “Giornate” per l’Opera nelle parrocchie della Romagna.
1931 Il 24 Ottobre fonda la congregazione religiosa “Piccola Famiglia di S.Teresa del Bambino Gesù”, per Suore e Confratelli, che ancor oggi svolge una parte del lavoro a favore dei malati e disabili dell’Opera.
1958 Muore presso l’Opera Santa Teresa il 17 aprile.

Don Giovanni Zalambani (1958-1989)

Nato a Fusignano il 23 settembre 1904, immediato successore del Fondatore don Angelo Lolli, ricevette l’ordinazione sacerdotale nello stesso anno, il 1928, in cui a Ravenna sorgeva l’Opera. E mentre don Lolli lavorava per far crescere la sua creatura, don Zalambani prima fu priore per 20 anni a S. Alberto (1929-1949), dove affrontò la Seconda Guerra Mondiale con il coraggio dell’uomo di fede, votato anche al martirio (corse addirittura voce che fosse stato giustiziato!). Per 10 anni resse la Parrocchia di Argenta (1949-1959), dove seppe cionquieatrsi la stima e l’affetto di una comunità pesantemente colpita dalla Guerra (la “Cassino del Nord”), cui aveva immolato il suo Arciprete don Giovanni Minzoni. Nel 1959 i destini di don Lolli e don Zalambani si riunirono nel nome dell’Opera Santa Teresa, passata dal Fondatore al suo successore, come dono grande, ma non privo di sofferenza. Per oltre 30 anni, don Zalambani è stato per l’Opera il buon padre, l’amico e il maestro, la guida e il fratello, con totale dedizione, serenità e gioia, che restano di lui il segno più vero e per noi, il ricordo più consolante.

Don Matteo Solaroli (1989-2011)

Il 29 giugno 1949, nella Basilica di Santa Maria in Porto di Ravenna, l’Arcivescovo Mons. Giacomo Lercaro conferiva il Presbiterato a Rino Baravelli, Giovanni Buzzoni, Andrea Bolandrina e Matteo Solaroli. Matteo Solaroli era nato a Godo il 17 gennaio 1926; nel 1934 la sua famiglia si era trasferita a Camerlona, una località di circa ottocento abitanti a pochi chilometri da Ravenna. Nel Seminario arcivescovile di piazza Duomo, all’inizio dell’anno scolastico 1938/1939. Don Matteo vive in seminario negli anni difficili della 2a guerra mondiale. La prima Messa di Don Matteo viene celebrata domenica 3 luglio 1949 a Camerlona. I fedeli in paese erano pochi, ma quel giorno la piccola Chiesetta è gremita. Dopo una breve esperienza come cappellano a Cologna e ad Argenta, nel settembre del 1955 l’Arcivescovo Negrin 25 invia Don Matteo a Santo Stefano, una Parrocchia di circa 2500 anime, in sostituzione di una figura molto popolare nel vicariato, Don Nicola Silvagni. Nel giugno del 1958 l’Arcivescovo Baldassarri invia Don Matteo a Mezzano. L’Arcivescovo Tonini 37 nomina Don Matteo Parroco di Argenta il 24 ottobre 1976. La collaborazione di Don Matteo con l’Opera Santa Teresa risale al novembre 1988 quando l’Arcivescovo Tonini gli chiede la disponibilità di qualche giorno la settimana per aiutare il Direttore Zalambani. Il 24 dicembre 1989 l’Arcivescovo Tonini nomina Don Matteo Direttore dell’Opera S. Teresa e dopo pochi giorni Vicario Generale della Diocesi. Questa, molto in breve, è stato il cammino sacerdotale di Don Matteo Solaroli, entrato nella Gerusalemme Celeste sabato 6 agosto 2011, giorno in cui la Chiesa ricorda la Trasfigurazione di Gesù sul Tabor.

Don Paolo Pasini (dal 2011 al luglio 2014)

Don Alberto Camprini (dal settembre 2014 al luglio 2019)

Don Alberto Graziani (da luglio 2019)