Mese di Maggio – Occasione per metterci sotto la protezione di Maria

Il mese di maggio occasione per metterci sotto la protezione di Maria per poter meglio sperare nella salvezza finale
La vita dell’uomo sulla terra è un pellegrinaggio verso la meta che è la vita eterna. Siamo allora stranieri in questo mondo, dal momento che la nostra patria è accanto al Signore, nel suo regno.
Questo lo afferma chiaramente la prima lettera di Pietro quando parla dei cristiani come “stranieri e pellegrini” (1 Pt. 2,11), che dimorano temporaneamente sulla terra, ma non qui hanno la loro dimora definitiva.
Questo è il tempo (e lo spazio) del loro pellegrinaggio: “Comportatevi con timore nel tempo del vostro pellegrinaggio” (I Pt 1,17).
L’essere stranieri significa che le cose che vediamo e viviamo non ci appartengono, perché siamo presenti solo momentaneamente, sia-mo solo di transito e dobbiamo rientrare nella nostra patria, dove il Signore ha preparato un posto per ciascuno di noi.
Quando si è in cammino verso una meta non sempre il percorso è facile, talvolta è faticoso, pieno di difficoltà e di insidie.
Si rischia di distrarsi e d’imboccare la strada sbagliata, che non porta alla meta desiderata ma in tutt’altra direzione.
Quando si verifica questa situazione quello che dobbiamo augurarci è di accorgercene subito per cambiare senso di marcia, per ri-prendere la strada giusta, altrimenti non solo si perde del tempo prezioso ma si rischia addirittura di non compiere quel pellegrinaggio che ciascuno di noi è chiamato a fare per ap-prodare alla salvezza.
Per non sbagliare strada si devono avere dei punti di riferimento, degli strumenti da consultare lungo il viaggio.
Nel campo della viabilità fondamentale è la presenza della segnaletica e, prima dell’avvento delle tecnologie, degli stradari e delle cartine geografiche. Oggi si fa affidamento sui navigatori satellitari, disponibili nei moderni telefonini cellulari.
Il viaggio descritto è metafora di quello spirituale. Esistiamo e viviamo per l’incontro con il nostro Creatore. In questo percorso verso la vita eterna il nostro punto di riferimento sicuro è Maria, la mamma di Gesù. E’ Lei il “navigatore satellitare” che ci guida sicuri verso la salvezza. Abbiamo tutti bisogno di Lei.
Il mese di maggio, mese dedicato a Maria, è un’occasione per rafforzare il nostro legame con la mamma celeste, per chiedere il suo aiuto e non smarrirci, per riprendere decisi la retta via, se ci siamo allontanati, per pentirci davvero del male commesso in passato. Ogni persona, a causa della fragilità insita nella sua natura umana, fa esperienza del peccato, ossia devia dal percorso ottimale che il Signore ha tracciato per raggiungere la santità. Abbiamo tutti bisogno di Maria per cambiare vita, per convertirci, per mantenerci sulla strada diritta del nostro pellegrinaggio che porta alla meta agognata della salvezza.
Dobbiamo crescere nella consapevolezza che ci troviamo in questo mondo per salvare l’anima e non per cercare il successo, il potere, il possedere.
A questo scopo, la cosa più saggia che possiamo fare, è quella di seguire l’esempio della nostra Madre celeste.
La Madonna è nata senza peccato originale, e quindi senza tutta la fragilità umana che in noi è innata, è piena di grazia, ha evitato con cura ogni vanità umana, ogni pericolo, ha fuggito gli onori e le ricchezza, preoccupandosi solo di corrispondere alla grazia, di praticare le virtù, di acquistarsi meriti per l’altra vita.
Imitiamo l’impegno della Madonna per i problemi dell’anima, mettiamoci sotto la sua protezione, per poter meglio sperare nella salvezza finale. La devozione alla Madonna è utile ed efficace perché è rivolta alla Madre di Dio, che è anche la nostra mamma. Maria si occupa di noi con dolcezza materna: non si accontenta di ascoltarci, ma ci risponde con il linguaggio del cuore.
Se ci affidiamo a lei crescono in noi: pace, serenità, amore, speranza e abbandoniamo la via del peccato.
Viviamo allora il mese di maggio in forte unione con Maria per dare la priorità a Dio nelle nostre scelte di vita.