L’Opera celebra il 65^ anniversario dalla morte di don Angelo Lolli. Il punto sulla causa: chiusa la positio

Sono trascorsi 65 anni dalla morte di don Angelo Lolli, fondatore dell’Opera di Santa Teresa del Bambino Gesù di Ravenna. La Fondazione, oggi, 17 aprile, ha ricordato questo importante anniversario con una santa messa celebrata dall’arcivescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi nella chiesa di Santa Teresa. Al termine della funzione, il piccolo intervento di suor Donatella Tonielli, postulatrice della causa di beatificazione di don Lolli, è servito per fare il punto ai presenti sullo stato della causa stessa.

Aperta solennemente il 7 maggio 2000, nella Basilica di Santa Maria in Porto dall’allora arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Luigi Amaducci, la causa di beatificazione e canonizzazione di don Angelo Lolli si è conclusa nella fase diocesana in Duomo, il 20 aprile 2008, con una cerimonia presieduta dall’arcivescovo, mons. Giuseppe Verucchi, a conclusione delle celebrazioni del 50° anniversario della morte di don Lolli. In seguito, è stata avviata quella che viene definita la fase romana dell’inchiesta, che consiste essenzialmente nella stesura della “Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis”, guidata da un relatore assegnato dal Dicastero delle Cause dei Santi.

<<La Positiospiega suor Donatellaè la “collazione” di documenti, cioè di tutte le prove testimoniali e documentali (documenti personali, scritti, articoli …) relative, nel nostro caso, a don Angelo Lolli. Si articola in diverse parti, tra cui la Biografia Documentata che racconta la vita e l’opera di don Lolli attraverso lo studio e la riproduzione dei documenti storici e la Fama di santità e dei segni, che consiste nella rassegna di eventi, circostanze, anniversari, che mettono in risalto l’ininterrotta “memoria” della sua vita, delle opere e delle virtù. In totale, siamo arrivati a una raccolta di 940 pagine, consegnate al relatore generale, padre Vincenzo Criscuolo, il 15 luglio 2021>>. Adesso, cosa resta da fare? Non appena la copia della Positio avrà il “nihil obstat” del relatore, andrà in Tipografia per farne un volume vero e proprio. A questo punto la Positio sarà depositata al Protocollo per essere calendarizzata per l’esame degli Storici. Dopo il voto degli Storici l’iter continuerà in attesa del Congresso dei teologi, che <<dovranno riconoscere – continua suor Donatella – l’esercizio eroico delle virtù di don Angelo Lolli e così giungere al Decreto con il quale potremo rivolgerci a lui con il titolo di “Venerabile”.  Questi passaggi, ovviamente, richiedono degli anni. Intanto, continuiamo a chiedere con fiducia la sua intercessione presso il Padre perché si manifesti la sua bontà e ci conceda il miracolo, allora don Lolli sarà “beato”>>. In questi anni, poi, un desiderio, meglio una ambizione ha preso forma: realizzare un luogo dedicato alla vita e alle opere del fondatore dell’Opera di Santa Teresa. È nato così il Mudal, il Museo Don Angelo Lolli inaugurato il 1° ottobre 2022 nel cortile interno della Fondazione di via Santa Teresa.

Lo scopo di una causa di beatificazione è quello <<di scoprire l’attualità e la concretezza di un messaggio e don Lolli ce lo dimostra chiaramente, proponendoci il suo stile di vita, quello di “vedere Dio in tutto e tutto in Dio”. Sì, don Lolli vedeva Dio nelle persone (nei poveri, negli abbandonati, nei malati cronici, in chi aveva bisogno del pane, del materasso, delle scarpe …), ma anche in chi aveva un bisogno forse ancor più essenziale, della “buona notizia”, di una luce o di una parola di speranza. Di qui l’attenzione agli altri, l’ascolto e le lunghe ore in confessionale. Apparentemente niente di straordinario, tuttavia egli propone ancora oggi la testimonianza di come si può vivere l’esperienza umana e cristiana in modo “straordinario” nell’ordinarietà del quotidiano e nelle quotidiane sollecitazioni di Papa Francesco>> conclude suor Donatella Tonielli.

Alla causa hanno lavorato anche don Alessandro Andreini della Comunità di San Leolino, che ha curato la ricerca storica e la stesura della Biografia documentata; suor Anna Morandi, superiora generale delle Suore della Piccola Famiglia di Santa Teresa di Gesù Bambino e Stefania Valentini, che segue la causa fin dalla sua apertura, in particolare per le ricerche nell’Archivio della Piccola Famiglia.

(dal Risveglio Duemila, aprile 2023)